Audizione Confapi su Disegno di Legge Bilancio 2019
Pubblichiamo in allegato il documento completo presentato dalla Confederazione all’audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato relativa al Disegno di Legge di bilancio.
Inviamo inoltre il comunicato stampa e le relative agenzie:
It.finance.yahoo.com – Manovra, Confapi: poco su fisco, lavoro, infrastrutture come Tav
ImpresaMia.com - BILANCIO 2019-CONFAPI: CAMISA, “TROPPO POCO SU INDUSTRIA 4.0, POLITICHE FISCALI E INVESTIMENTI SU LAVORO E INFRASTRUTTURE”
Trend-online.it – Manovra. Troppo poco su industria 4.0 e politiche fiscali
https://www.trend-online.com/opinioni/manovra-politiche-fiscalie-121118/
ANSA
Manovra : Confapi, sforare deficit strategico se finanzia Tav
Accorciare tempi pagamento della P.a. e tra privati con sanzioni
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - "Qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit una scelta strategica la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la TAV, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocità Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio. E investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo". È quanto sostiene Confapi, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccole e medie industrie private italiane, in audizione oggi alle commissioni bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa.
"Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - afferma Confapi - c'è quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilità di alimentare con tali introiti un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attività d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui. È necessario inoltre che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validità delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti.
Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia, tempi di pagamenti fra privati, possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilità il confronto e la discussione con gli altri Paesi". (ANSA).
ADNKRONOS
MANOVRA: CONFAPI, TROPPO POCO SU INDUSTRIA 4.0 =
Roma, 12 nov. (AdnKronos) - «Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo». È quanto sostiene Confapi, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccolo e medie industrie private italiane, in audizione oggi alle commissioni bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa. «Qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit una scelta strategica la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la Tav, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocità Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio. E investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo», prosegue. Per Confapi «occorre diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale. Ci riferiamo al costo del lavoro e alle tasse patrimoniali vessatorie che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti. Inoltre la complessità della norma sugli utili reinvestiti, il dimezzamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, l'abrogazione dell'Ace, il mancato rinnovo del superammortamento disegnano un quadro certamente non favorevole alle Pmi con ulteriori aggravi di tassazione». (Segue) (Tes/AdnKronos)
MANOVRA: CONFAPI, TROPPO POCO SU INDUSTRIA 4.0 (2) = (AdnKronos) - Il Disegno di Legge, prosegue Confapi, complessivamente depotenzia il Piano Impresa 4.0, «che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuità alle misure già introdotte negli anni precedenti. È molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del Piano Impresa 4.0». «Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - conclude Confapi - c'è quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilità di alimentare con tali introiti un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attività d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui». « È necessario inoltre - conclude- che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validità delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilità il confronto e la discussione con gli altri Paesi». (Tes/AdnKronos)
MANOVRA: CONFAPI, NON DOBBIAMO PRESCINDERE DA POLITICHE PER IMPRESE = Roma, 12 nov. (Adnkronos/Labitalia) - «Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo». È quanto sostiene Confapi, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccolo e medie industrie private italiane, in audizione oggi alle commissioni bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa. Secondo Confapi, «qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit, una scelta strategica la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la Tav, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocità Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio; e investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo». Per Confapi, «occorre diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale». «Ci riferiamo al costo del lavoro - chiarisce - e alle tasse patrimoniali vessatorie che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti. Inoltre, la complessità della norma sugli utili reinvestiti, il dimezzamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, l'abrogazione dell'Ace, il mancato rinnovo del superammortamento disegnano un quadro certamente non favorevole alle pmi con ulteriori aggravi di tassazione». (segue) (Lab/Adnkronos)
MANOVRA: CONFAPI, NON DOBBIAMO PRESCINDERE DA POLITICHE PER IMPRESE (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Il disegno di legge complessivamente depotenzia il piano impresa 4.0, «che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuità alle misure già introdotte negli anni precedenti», avverte. «È molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del piano impresa 4.0», osserva. «Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - fa notare Confapi - c'è quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilità di alimentare con tali introiti un fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attività d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui». «È necessario inoltre - auspica - che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validità delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilità il confronto e la discussione con gli altri Paesi». (Lab/Adnkronos)
MF DOW JONES
Manovra: Confapi, troppo poco su Industria 4.0
MILANO (MF-DJ)--"Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo". quanto sostiene CONFAPI, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccolo e medie industrie private italiane, in audizione oggi alle commissioni bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa. Secondo CONFAPI, "qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit una scelta strategica la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la TAV, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocita' Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio. E investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo. Per CONFAPI "occorre diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale. Ci riferiamo al costo del lavoro e alle tasse patrimoniali vessatorie che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti. Inoltre la complessita' della norma sugli utili reinvestiti, il dimezzamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, l'abrogazione dell'Ace, il mancato rinnovo del superammortamento disegnano un quadro certamente non favorevole alle Pmi con ulteriori aggravi di tassazione". Il Disegno di Legge complessivamente depotenzia il Piano Impresa 4.0, "che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuita' alle misure gia' introdotte negli anni precedenti. molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del Piano Impresa 4.0". "Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - conclude CONFAPI - c'e' quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilita' di alimentare con tali introiti un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attivita' d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui. necessario inoltre che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validita' delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilita' il confronto e la discussione con gli altri Paesi". com/fus Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. (fine)
ITALPRESS
MANOVRA: CONFAPI "NON PRESCINDERE DALLE POLITICHE PER LE IMPRESE"
MANOVRA: CONFAPI "NON PRESCINDERE DALLE POLITICHE PER LE IMPRESE" ROMA (ITALPRESS) - "Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo". Cosi' la CONFAPI in audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa. Secondo CONFAPI "occorre diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale. Ci riferiamo al costo del lavoro e alle tasse patrimoniali vessatorie che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti". Per CONFAPI il Ddl complessivamente depotenzia il Piano Impresa 4.0, "che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuita' alle misure gia' introdotte negli anni precedenti. E' molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del Piano Impresa 4.0". (ITALPRESS)
MANOVRA: CONFAPI "NON PRESCINDERE DALLE POLITICHE PER LE IMPRESE"-2-
MANOVRA: CONFAPI "NON PRESCINDERE DALLE POLITICHE PER LE IMPRESE"-2- "Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - osserva CONFAPI - c'e' quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della P.A., ma anche tra privati. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, venga attuata periodicamente una verifica successiva della validita' delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno e affrontare con forza e credibilita' il confronto e la discussione con gli altri Paesi". (ITALPRESS).
ASKANEWS
Manovra, Confapi: poco su fisco, lavoro, infrastrutture come Tav
Manovra, CONFAPI: poco su fisco, lavoro, infrastrutture come Tav Piano Industria 4.0 andrebbe implementato Roma, 12 nov. (askanews) - "Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo". È quanto sostiene CONFAPI, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccole e medie industrie private italiane, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, rappresentata dal membro di giunta nazionale Cristian Camisa. Secondo CONFAPI, "qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit una scelta strategica la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la Tav, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocità Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio. E investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo". Per CONFAPI "occorre diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale. Ci riferiamo al costo del lavoro e alle tasse patrimoniali vessatorie che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti. Inoltre la complessità della norma sugli utili reinvestiti, il dimezzamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, l'abrogazione dell'Ace, il mancato rinnovo del superammortamento disegnano un quadro certamente non favorevole alle Pmi con ulteriori aggravi di tassazione". Il Piano Impresa 4.0, "che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuità alle misure già introdotte negli anni precedenti. È molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del Piano Impresa 4.0". "Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - conclude CONFAPI - c'è quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilità di alimentare con tali introiti un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attività d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui. È necessario inoltre che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validità delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilità il confronto e la discussione con gli altri Paesi".
AGI
Manovra: Confapi, troppo poco su industria 4.0 e politiche fiscali
(AGI) - Roma, 12 nov. - "Sulla legge di bilancio 2019 non dobbiamo prescindere dalle politiche per le imprese, che sono le fondamenta del sistema economico e produttivo". E' quanto sostiene CONFAPI, l'associazione che raccoglie oltre 83 mila piccolo e medie industrie private italiane, in audizione oggi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo CONFAPI, "qualora volessimo considerare lo sforamento del deficit una scelta strategica, la dobbiamo finalizzare esclusivamente a investimenti mirati e produttivi, realizzando grandi opere come la Tav, la Pedemontana lombarda e piemontese, l'alta velocita' Brescia-Trieste, il Terzo Valico, per fare qualche esempio. E investire per diminuire il trasporto merci su gomma, sviluppare le reti su rotaie e realizzare infrastrutture portuali che potrebbero valorizzare la nostra posizione strategica nel Mediterraneo. Per CONFAPI, inoltre, si deve "diminuire la tassazione su quei fattori che incidono sulla produzione industriale" dal costo del lavoro e alle tasse patrimoniali che gravano sulle imprese, come Imu e Tasi. "Non possiamo nemmeno pensare ad aumenti di Iva e accise carburanti. Inoltre la complessita' della norma sugli utili reinvestiti, il dimezzamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo, l'abrogazione dell'Ace, il mancato rinnovo del superammortamento disegnano un quadro certamente non favorevole alle Pmi con ulteriori aggravi di tassazione". (AGI)
Manovra: Confapi, troppo poco su industria 4.0 e politiche fiscali
(AGI) - Roma, 12 nov. - A giudizio della Confederazione che riunisce le Pmi il disegno di legge "complessivamente depotenzia il Piano Impresa 4.0, che a nostro avviso meriterebbe di essere implementato dando piena continuita' alle misure gia' introdotte negli anni precedenti. E' molto importante reintrodurre il credito d'imposta per le spese legate alla formazione 4.0, misura strettamente correlata ad una piena attuazione del Piano Impresa 4.0". "Tra le tematiche che dovrebbero essere inserite nel testo - conclude CONFAPI - c'e' quella per l'accorciamento dei tempi di pagamento non solo della Pa, ma anche tra privati, con un sistema di sanzioni a carico di chi non rispettasse i tempi previsti di pagamento, con la possibilita' di alimentare con tali introiti un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. Vanno rivisti poi i criteri per l'Imu, che grava in maniera considerevole sul settore manifatturiero, che necessita di strumentazioni importanti e di spazi molto ampi per l'esercizio dell'attivita' d'impresa a differenza di aziende che spesso generano notevoli fatturati a fronte di beni strumentali e di spazi esigui. E' necessario inoltre che venga attuata periodicamente una verifica successiva della validita' delle misure varate nel campo delle politiche fiscali attraverso un confronto programmato e costante della loro efficacia pratica tra gli addetti ai lavori e i destinatari di tali provvedimenti. Infine, solo con interventi su infrastrutture, scuole, cuneo fiscale, burocrazia tempi di pagamenti fra privati possiamo combattere per la crescita e favorire il mercato interno (fondamentale) e affrontare con forza e credibilita' il confronto e la discussione con gli altri Paesi". (AGI)
 Audizione Disegno di legge Bilancio 2019.pdf | 271 kB |