Decreti Jobs Act, cassa integrazione per le PMI
Estensione della cassa integrazione ad alcune PMI e agli apprendisti, nuovi ammortizzatori sociali per chi perde il lavoro, provvedimenti su politiche attive, ispezioni e semplificazioni: sono alcune delle novità attese dai decreti attuativi del Jobs Act, in discussione in CdM nella prima settimana di giugno.
I nuovi decreti
Il decreto sulla cassa integrazione prevede una serie di novità che interessano anche le PMI. In particolare, le imprese fra 5 e 15 dipendenti avranno accesso alla cig, al posto dell’attuale cig in deroga. Dovranno però finanziarla: secondo le ipotesi che circolano, potranno farlo tramite l’adesione al Fondo bilaterale artigiani pagando un’aliquota dello 0,45%, oppure al fondo residuale con un’aliquota analoga (che invece sale allo 0,65% per le imprese sopra i 15 dipendenti, attraverso una rimodulazione dell’attuale aliquota per tutti dello 0,50%). In vista anche aliquote ridotte per le grandi imprese (che oggi pagano di più) ed ‘estensione della cig agli apprendisti.
Cassa integrazione in deroga per studi professionali
In generale, la cassa integrazione potrà durare fino a 24 mesi ma all’interno di un quinquennio mobile, diventando uno strumento più flessibile e adatto ad accompagnare il reinserimento nel mercato del lavoro. Non solo: si potrà arrivare a 36 mesi se precedentemente risulti utilizzato un contratto di solidarietà (24 mesi di solidarietà + 12 di cassa integrazione). In questo modo, si estende a tre anni il sostegno al reddito di chi resta senza lavoro, attraverso un meccanismo per cui pagheranno di più le aziende che faranno maggior ricorso a questi strumenti, con un’addizionale che potrà arrivare fino al 15%: per la precisione, 9% per 12 mesi, 12% per l’anno successivo, quindi fino a 24 mesi e 15% fino a 36 mesi.
Sussidio disoccupazione
C’è anche una novità relativa alla NASpI, la nuova assicurazione per l’impiego, che a partire dallo scorso primo maggio sostituisce l’ASpI per chi perde il lavoro: «abbiamo trovato le risorse per uniformare a 24 mesi la durata del nuovo assegno di disoccupazione in vigore da maggio» ha spiegato lo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Ricordiamo che la NASpI è prevista dal decreto attuativo del Jobs Act sugli ammortizzatori sociali già approvato in via definitiva dal Governo, e attualmente dura 24 mesi solo fino al 2017, quando era previsto che scendesse a 18 mesi. Sarà invece portata a 24 mesi strutturalmente.
NASpI: circolare INPS con le istruzioni
Jobs Act in vigore
Tutte queste novità previste per i decreti Jobs Act sono al centro di un tavolo di confronto che il governo ha aperto con sindacati e imprese. Per conoscere con precisione i testi, bisogna attendere il Consiglio dei ministri.
Decreti Jobs Act: come cambiano contratti e lavoro
Ricordiamo che al momento ci sono due decreti Jobs Act già operativi, quello sul nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e quello sui nuovi ammortizzatori, che introduce NASpI, ASDI e DISCOLL, mentre altri due decreti sono stati approvati dal Cdm dello scorso 20 febbraio (riordino contratti e conciliazione vita-lavoro), e stanno terminando l’iter per i necessari pareri parlamentari per tornare poi in Cdm per l’approvazione definitiva. Quindi, i quattro decreti Jobs Act previsti per inizio giugno si aggiungono a quelli già approvati. Il dibattito con sindacati e imprese è particolarmente vivace sul fronte delle nuove misure per politiche attive e controlli: in vista, la nascita dell’Agenzia Unica per l’impiego, e l norme per la semplificazione dei controlli. In generale, lo sforzo è quello di armonizzare tutti gli strumenti, facilitando la vita a lel imprese e potenziando gli strumenti per chi perde il lavoro, attraverso un sistema di ammortizzatori sociali integrato con le politiche attive per cercare nuova occupazione.
Fonte pmi.it