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Obbligo di Fatturazione elettronica per i fornitori delle PA

La fatturazione elettronica dal prossimo 31 marzo 2015, sarà obbligatoria nei confronti di tutte le Pubbliche Amministrazioni, comprese le Amministrazioni locali (es. Regioni, Province e Comuni).

Tra le maggiori novità dello strumento in oggetto si evidenzia:

1.      in generale, la fatturazione avviene indirettamente, tramite una piattaforma elettronica (SdI – Sistema di interscambio). Ogni P.A. deve individuare un ufficio per la ricezione in via esclusiva delle fatture. Tali uffici avranno assegnato un codice identificativo e verranno inseriti in un elenco (IPA – www.indicepa.gov.it);

2.      la necessità di utilizzare preferibilmente la posta eletrtronica certificata (PEC), oppure i meccanismi di web service, ovvero il sistema informatico sul sito internet ww.fatturapa.gov.it (per la trasmissione della fattura al SdI);

3.      la necessità di rispettare alcuni requisiti: autenticità dell’origine, integrità del contenuto e leggibilità;

4.      la possibilità di raccogliere più fatture in un unico lotto, purchè siano rispettati i requisiti di cui al punto precedente;

5.      l’obbligo della conservazione delle fatture elettroniche in capo al cedente/prestatore ed alla P.A. destinataria, nel rispetto delle seguenti regole:

         a)      osservanza delle regole del Codice Civile, del D.Lgs. 82/2005 e delle relative tecniche;

         b)      possibilità di accesso alle funzioni di ricerca e di estrazione delle informaioni dagli archivi informatici;

        c)     conservazione in un pacchetto di archiviazione dal quale si evinca un riferimento temporale opponibile a terzi (data certa);

        d)     la conservazione elettronica del documento informatico deve avvenire entro 3 mesi dal termine di presentazionbe della dichiarazione dei redditi;

 6. la previsione dei seguenti obblighi fiscali:

a) nella dichiarazione dei redditi del periodo di riferimento, il contribuente deve comunicare che effettua la conservazione dei documenti rilevanti ai fini tributari con modalità informatiche;

b) in caso di verifiche da parte dell’ Amminsitrazione finanziaria, il documento deve essere reso leggibile ed a richiesta, deve essere reso disponibile su supporto cartaceo o informatico presso la sede del contribuente;

c) l’imposta di bollo sui documenti fiscalmente rilevanti,ma conservati con modalità informatiche deve essere assolta, con modalità esclusivamente telematica, mediante il modello F24, in un’unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio d’imposta.

ULTERIORI INDICAZIONI PRATICHE

 E’ online all’indirizzo https://fattura-pa.infocamere.it il servizio di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di Commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amminsitrazioni. Il servizio messo a disposizione dal Sistema Camerale è frutto dell’ accordo fra l’ Agenzia per l’ Italia Digitale e Unioncamere e consente di emettere fino a 24 e-fatture gratuite l’anno.

Le Camere di Commercio hanno deciso di fare da “ponte” offrendo non solo la possibilità di accedere a contenuti informativi sulla fatturazione elettronica attraverso i siti internet delle sedi locali, ma anche di fornire, sempre on-line, il servizio che consente la creazione e la completa gestione delle e-fatture; On-line è disponibile anche una sorta di vademecum (https://fattura-pa.infocamere.it/fpmi/resources/faq) dove trovare le risposte alle questioni chiave che riguardano l’adozione della e-fattura.

Il servizio consente – previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (Cns) – di compilare il documento contabile, individuare la PA destinataria, di immettere la firma digitale per l’ autorizzazione del documento, di inviarlo e poter contare sulla relativa conservazione a norma. Le imprese non dotate di Cns o firma digitale possono ottenerli presso la Camera di Commercio del proprio territorio, ma anche presso le PA (per la CNS) o gli operatori di mercato certificati per la firma digitale.

Il servizio messo a disposizione dal Sistema camerale è consigliato per le imprese che emettono un numero di fatture verso le PA non elevato (inferiore a 24 l’anno), gli operatori economici che superano tale numero devono adeguare i propri sistemi contabili oppure rivolgersi ad intermediari, vale a dire soggetti terzi che forniscono strumenti di supporto per la compilazione, trasmissione e per la conservazione sostitutiva della fattura elettronica prevista dalla legge.

Si allegano le FAQ Infocamere