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Pres. Api Teramo - Serve un’anagrafe delle infrastrutture

Il presidente dell’Api Marcozzi chiede la mappatura di verifiche e controlli su viadotti, strade, scuole, edifici pubblici.

Istituire una sorta di anagrafe delle opere pubbliche, con l’obiettivo di monitorarne costantemente lo stato di salute. La richiesta, rivolta a tutti gli enti locali, arriva dal presidente dell’Api Teramo Alfonso Marcozzi, che alla luce dei fatti di Genova interviene sulla situazione di ponti, strade, scuole del territorio proponendo di dare vita ad una vera e propria banca dati in cui conservare ed inserire dati e documenti relativi a manutenzioni, perizie, controlli effettuati sulle diverse infrastrutture pubbliche.
Perché per Marcozzi quella che manca, ad oggi, è una reale conoscenza dello stato in cui versano le diverse strutture, fondamentale per programmare interventi e valutare eventuali rischi. «Non si ascolta mai chi ha voce in capitolo» esordisce Marcozzi, che sottolinea come dopo ogni tragedia vengano fatte ispezioni e controlli senza mai però riuscire ad avere un quadro reale della situazione. «Dopo i fatti di Genova è stato fatto un sopralluogo anche sui ponti teramani, a partire da ponte San Gabriele», continua il presidente dell’Api, «E’ stata fatta un’ispezione visiva che non ha constato problemi strutturali e magari in passato saranno stati fatti anche dei carotaggi, ma dove sono i dati dei controlli effettuati negli anni? Perché non renderli pubblici? un discorso che vale per ogni infrastruttura, perché se c’è un problema latente poi si rischiano crolli improvvisi come a Genova». 
Per Marcozzi, dunque, la priorità è avere una mappatura chiara e completa delle strutture, aggiornata nel tempo. «Fermo restando che il problema maggiore resta la non manutenzione delle strutture, e non solo dei ponti», continua il presidente dell’Api, «e che come insegna Genova ce ne ricordiamo dopo 40 anni, credo che avere una banca dati che certifichi tutti i controlli e gli interventi effettuati e dunque lo stato di salute di strade, ponti e scuole sia fondamentale. Certo non vuol dire eliminare il problema ma renderlo pubblico e farlo conoscere».
Una base di partenza utile per programmare manutenzioni ed investimenti realmente efficaci. «Sotto al Lotto Zero ci sono delle gabbionate, se si rompono viene già tutto il lotto Zero» conclude Marcozzi «Quali controlli sono stati effettuati? Dove sono i dati? Per non parlare poi delle scuole ed in generale degli edifici pubblici. La tracciabilità di quello che è stato fatto è essenziale. E’ necessario avere un sistema di conoscenza accessibile al pubblico, consultabile. E’ necessario sapere cosa è stato fatto e dove si interviene, come si interviene e perché. Basta con gli interventi spot, che non servono a nulla». 
Nei giorni scorsi, in seguito ai fatti di Genova, in tutta Italia si è registrata una corsa ad effettuare controlli e verifiche sulle principali infrastrutture. A Teramo il sindaco Gianguido D’Alberto, insieme agli assessori Stefania Di Padova e Valdo Di Bonaventura e ai tecnici comunali ha eseguito un apposito sopralluogo sui ponti San Gabriele, San Ferdinando e San Francesco. Durante l’ispezione visiva, senza il supporto di apparecchiature, è stato constatato che le tre strutture non presentano al momento criticità strutturali. 

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 Si allega intervista integrale pubblicata su "Il Centro"